Gaffe e lapsus vari!

A chi non è mai capitato di chiamare con un altro nome il proprio partner, magari in situazioni intime, oppure di chiedere a un'amica incontrata dopo molto tempo, di quanti mesi è salvo poi scoprire che è solo un po' ingrassata?
Le gaffe possono essere dovute a due tipi di motivazione: biologica e quindi legate alla struttura della mente, oppure culturali e dovute perciò all'ignoranza.
Ma le cause non riguardano solo questi due fattori. Quando infatti hanno radici psicologiche come nel caso dei lapsus freudiani, quelle che diciamo, sono delle verità che cerchiamo di nascondere o che ci sfuggono quando abbassiamo le difese.
La differenza tra le gaffe e i lapsus è appunto che i secondi sono errori che rivelano pensieri relegati nell'inconscio per cui è importante analizzarli in quanto rappresentano ciò che la persona vorrebbe dire realmente. Un esempio: fare le condoglianze anziché le congratulazioni ai futuri sposini. La verità nascosta? Pensiamo che i due stiano facendo un errore o che non sono fatti l'uno per l'altra!
In tutto ciò è coinvolta la memoria. Con il tempo si indebolisce, è vero, ma a volte si generano fenomeni di resistenza o di blocchi volontari di fronte a determinate situazioni. Il loro significato è legato al contesto.  Se una persona ci fa ricordare un brutto periodo del passato è facile che scordiamo il suo nome. Ogni volta che lo chiamiamo con il nome di un altro è perché si genera una confusione istintiva, anche per un dettaglio insignificante, come il timbro della voce o il modo di muoversi. Magari noi non ce ne accorgiamo, ma il nostro inconscio si! 
Una censura, dunque, fatta dalla coscienza e rivelata dall'inconscio attraverso questi fenomeni.

Fonte: notiziapazza

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